Dicono di lui...

"THE HARTFORD TIMES" (23 maggio 1974)

"Paesani"  Welcome Their Own Mayor

Santo Cugno, the mayor of Canicattini Bagni, was sitting in St. Lucia Hall on Franklin avenue ad talking about his visit here and why he came and the "why" part was very simple. (LEGGI TUTTO)

 

Bill Ryan

Il "CAMMINO" (21 novembre 1993)

Il "Museo Privato" di Santo Cugno Arguzie e proverbi di Canicattini

La sete del recupero delle proprie radici culturali e l'ansia della conservazione della memoria storica hanno ampliato il significato del termine museo.

Da quello che i Greci chiamavano Mousèion per indicare il luogo sacro alle muse alle divinità protettrici delle arti e delle scienze, si è, via via, passati ad una definizione più estesa che comprende la raccolta ordinata e catalogata di realizzazioni, non solo materiali, ma anche concettuali dell'attività umana. Oggi ogni branca del sapere può contare su di un proprio museo.

E' noto cha la filosofia di un popolo si trasmette attraverso proverbi e massime, ma se la trasmissione è orale si rischia di perderla, verba volant. Santo Cugno affida alla penna il compito di salvaguardarla. Scripta manent.

"Museo privato" è il titolo della sua pubblicazione che comprende arguzie, proverbi, massime e sentenze di Canicattini Bagni.

L'opera, dunque, ha il suo humus nella cultura popolare e contadina della piccola comunità della provincia di Siracusa, il suo autore nel popolo di Canicattini, particolarmente sentenzioso, il suo congeniale mezzo espressivo nel vernacolo "Janiattinisi".

In un periodo in cui stiamo sperimentando la caduta dei valori, i proverbi degli antichi, con la loro indiscutibile dose di saggezza, potrebbero rimuovere le distonie della realtà quotidiana, con i loro frammenti di sapienza stimolare il confronto tra i costumi morigerati del passato e le degenerazioni del presente, con le loro lezioni di vita sollecitare a ben operare.

La raccolta di Santo Cugno è lo scrigno di una cultura arcaica che più che conservare, a nostro avviso, addita valori. Il suo "Museo privato", infatti, non propone un salto nel passato per una pura "visita" informativa, ma un progressivo avvicinarsi ad esso per aggrapparsi ai valori e farli rivivere, per attingere la forza che permette di affrontare il presente e costruire il futuro. E' un museo da vivere.

Se l'importanza dell'operazione culturale di Santo Cugno consiste nella paziente opera di raccolta e di trascrizione dei detti popolari, la sua originalità è legata al commento che li accompagna.

La trasposizione del testo originale dal dialetto nella lingua italiana non travisa il significato delle singole parole e del proverbio nel suo insieme, nonostante ci sia, come ha scritto Martoglio, "... nel nostro dialetto una ricchezza di frasi, di certi giri di frasi che sarebbe opera disperata di voler tradurre italianamente, tanta efficacia di colorito, tanta sapiente e accurata sobrietà di espressione".

La traduzione di Cugno in lingua agevola la comprensione del proverbio, mentre il suo commento lo attualizza personalizzandolo.

Il lettore ha così l'impressione che i proverbi sgorghino dalla bocca di una sola persona, saggia e previdente, talmente l'interpretazione di Santo Cugno riflette lo spirito del patrimonio culturale e morale dellumile gente di Canicattini che quei proverbi ha partorito.

Il Nostro non tralascia l'occasione di rievocare persone un tempo conosciute come don Paolo Litrio, l'impareggiabile costruttore di trottole, di raccontare divertenti episodi come quello accaduto a don Mastianu 'u Zozzu, di riportare notizie riguardanti tradizioni, abitudini,comportamenti sociali di quanti una volta a Canicattini vivevano di stenti. Il libro, allora, acquisisce i caratteri della ricerca demopsicologica e della indagine etnografica. Soprattutto per questo, i giovani di Canicattini, che nulla o poco sanno del passato, dovranno essere grati a Santo Cugno!

Per una più facile consultazione del libro, arguzie, massime, sentenze ed espressioni proverbiali, sono catalogate in ordine alfabetico, dalla A di "Abbinirichi" alla Z di "Zoccu sapi buonu e ma-rienti nun si ni runa mancu e parienti".

Le interpretazioni grafiche che impreziosiscono il volume sono di Salvatore Cultrera.

Santo Cugno è nato nel 1916 a Canicattini Bagni ove risiede. Maestro elementare e pubblicista, per lungo tempo è stato amministratore comunale di Canicattini Bagni, ricoprendo anche la carica di sindaco.

Santo Cugno "Museo privato" - Edizione Flaccavento - Siracusa 1993 - pp. 145 - Lire 20.000.

Carmelo Tuccitto

"LA VOCE DI CANICATTINI" (marzo 1994)

LE PAROLE COME STORIA - Recuperare il nostro linguaggio

Il 22 gennaio, nella sala consiliare del comune, è stato presentato davanti ad ud un folto pubblico il libro "Museo privato" (editore Flaccavento) del nostro concittadino Santo Cugno. Sull'opera hanno parlato....

Opera storica nel senso più ampio del termine dunque, quella che ha fatto Cugno, ma anche lavoro di recupero di un sapere antico, dato che in essa si riflette la saggezza della società contadina "da cui traiamo le nostre origini e di cui forse non ci sentiamo più figli", come con amarezza conclude l'autore. (LEGGI TUTTO)

Vincenzo Ficara

"LA VOCE DI CANICATTINI" (settembre 1994)

UN GENTILUOMO ALL'ANTICA - Ricordo di Santo Cugno

Non conoscevo Santo Cugno prima della pubblicazione del suo aureo libretto che s'intitola "Museo Privato". Pur avendo avuto egli interessi culturali, avendo prestato la sua opera e la sua esperienza anche al compianto Antonino Uccello, suo compaesano, non m'era mai capitato di incontrarlo nel mio itinerario, lungo la mia strada. (LEGGI TUTTO)

Enzo Papa

"LA SICILIA" (11 luglio 2001)

Un "Museo privato" nell'era del computer

Se è vero, come è vero, che il nostro futuro affonda irrimediabilmente le radici nel nostro passato, questo libro di Santo Cugno intitolato "Museo privato" edito da Flaccavento va guardato non solo con tenerezza ma anche con attenzione culturale. (LEGGI TUTTO)

Aldo Formosa